HO FIDUCIA IN TE
La tua voce liquida emana frescura
Sei un sentiero che conduce in cima
Oltre gli affanni del giorno e della notte
Sopra banchi di nebbia e curiose scintille
Per le mute strade della sera
Fugaci apparizioni di ombre lontane
S’intrecciano con i miei pensieri più
assidui
come le stelle in questa notte infinita
Ho fiducia in te, ascolto la tua voce, in silenzio
Negli interstizi dello spazio e del tempo
E ogni volta che ti abbraccio io smetto di funzionare
Fino a quando un tuo bacio annullerà
tutte le mie incertezze Ogni cosa è sparita, non c’è più spazio per noi
Nuove forme di coscienza, luna piena e ricordi bui
Fasci di luce che ci trafiggono l’anima
Una sera d’inverno inseguendo l’aurora
Qui non c’è
più nessun motivo per restare
Inseguo il sole, cerco una nuova estate
E ogni volta che ti sentirai triste, allevierò tutte le tue sofferenze Ho fiducia in te, ascolto la tua voce, in silenzio
Negli interstizi dello spazio e del tempo
E
ogni volta che ti abbraccio io smetto di funzionare
Fino a quando un tuo bacio annullerà tutte le mie incertezze
Ho fiducia in te, ascolto la tua voce, in silenzio
Negli interstizi dello spazio e del tempo
LA RUOTA DEL TEMPO
nella notte che scompare oltre il mio orizzonte e il corpo che si sveglia,
i pensieri che se ne vanno via, via, via
I ricordi che stancano
quando non c’è presenza mentale
e il respiro che annuncia
a uno a uno il mio risveglio, risveglio
brucerò un giorno per poi rinascere
la ruota del tempo che non si ferma mai
brucerò un giorno, per poi rinascere
attraverso il bardo io ti troverò,
ti troverò, ti troverò
diventare tuo amico o guerriero proteggimi
dal male e dal bene
la tua dignità è come un fulmine
tra nubi tempestose,
il tuo sorriso è la luna
piena
brucerò un giorno per poi rinascere
la ruota del tempo che non si ferma mai
brucerò un giorno, per poi rinascere
attraverso il bardo io ti troverò, ti troverò, ti troverò brucerò un giorno
per poi rinascere
la ruota del tempo che non si ferma mai
brucerò un giorno, per poi rinascere
attraverso il bardo io ti troverò, ti troverò, ti troverò brucerò un giorno per poi rinascere
la ruota del
tempo che non si ferma mai
brucerò un giorno, per poi rinascere
attraverso il bardo io ti troverò, ti troverò, ti troverò
LEGGERO
tra le macerie di un
breve trascorso tra noi due solo qualche rottame arrugginito
sembra persistere ad un ricordo
come uno spettatore in un film senza sonoro preferisco restare disteso sulla sabbia
ridendo delle onde schizzi sulla schiena nei tuoi occhi chiari nella notte più buia mani nelle mani invocando la luna nero piumato lucente tra i rami
brevi balzi e poi in volo
aprendo le ali come un gabbiano
tra i verdi prati e l’imbiancato cielo
non sono mai
stato così leggero preferisco restare disteso sulla sabbia ridendo delle onde schizzi sulla schiena nei tuoi occhi chiari nella notte più buia mani nelle mani invocando la luna preferisco restare disteso sulla sabbia ridendo delle onde schizzi
sulla schiena nei tuoi occhi chiari nella notte più buia mani nelle mani invocando la luna
L’OMBRA DELLA RETE
intrappolati in questo corpo come pesci in un aquario in balia delle
foto in balia del passato
al di là dello schermo io e te perduti insieme
come sassi nello spazio io e te precipitiamo
e ci amiamo amore anime senza un corpo
e ci amiamo amore storie senza un volto
e ci amiamo
amore cuori senza un battito
e ci amiamo amore un nuovo dubbio amletico
quali radici resistono in questo deserto
dove batte il
sole non trovi riparo
milioni di persone che camminano in cerchio
l’ombra della rete ci divora in un lampo
non so chi sono non sai chi sei
non so chi sono non sai chi sei
non so chi sono non sai chi sei
non so chi sono non
sai chi sei
condannati come cavie senza un piano non fuggiamo in balia del futuro in balia del passato
al di là dello specchio io e te perduti insieme
come un post nel cyberspazio io e te ci perdiamo
e ci amiamo amore anime senza
un corpo
e ci amiamo amore storie senza un volto
e ci amiamo amore cuori senza un battito
e ci amiamo amore un nuovo dubbio amletico
quali radici resistono in questo deserto
dove batte il sole non trovi riparo
milioni di persone
che camminano in cerchio
l’ombra della rete ci divora in un lampo
non so chi sono non sai chi sei
non so chi sono non sai chi sei
non so chi sono non sai chi sei
non so chi sono non sai chi sei
OK SILENZIO
molte lacrime sporche di polvere
un colpo di vento asciuga lo sguardo
i nostri corpi ravvicinati
tu mi dici di volere di più, di più
questo è il tempo per un addio
forse
è tutto ciò di cui ho bisogno
i nostri corpi intrecciati tu mi dici di volere di più, di più certo che tu non hai potere su di me
Insieme alla deriva, ok silenzio
certo che tu non hai controllo su di noi
schiavi
di un algoritmo, ok silenzio
emozioni cibernetiche
la mente connessa che frigge
allucinazioni l’universo in un microchip, microchip abbiamo amato senza lasciare tracce
ironia digitale
i nostri corpi dimenticati, tu mi dici di
volere di più di più certo che tu non hai potere su di me
Insieme alla deriva, ok silenzio
DOVE FINISCE IL GIORNO
una tempesta nel cielo notturno
del mondo noi siamo
la fine l’inizio immagina l’antimateria
un grande buco nero
percorrendo il sentiero
ricoperto dalle tue orme
le cime degli alberi lasciano
penetrare un raggio del sole
che ci porta via lontano da tutto quanto che ci
porta via lì dove inizia il giorno
che ci porta via lontano da ciò che amiamo che ci porta via lì dove finisce il giorno
raggi cosmici atomi impazziti
implode il sole esplode la terra
ombra di luce e appare la luna
un sorriso evanescente fermo a meditare
seduto sopra un tronco osservo fuggire tra le foglie un pensiero
che ci porta via
lontano da tutto quanto che ci porta via lì dove inizia il giorno
che ci porta via lontano da ciò che amiamo che ci porta via lì dove finisce il giorno
che ci porta via lontano da tutto quanto che ci porta via
lì dove inizia il giorno
che ci porta via lontano da ciò che amiamo che ci porta via lì dove finisce il giorno
SOTTO IL LETTO
lo vedi che piaci alla rete quindici
minuti di celebrità in alto il pollice
innesca la tua vanità
eri solo una bambina
che paura l’uomo nero
non andavi mai in cantina
non guardavi sotto il letto granelli di rabbia
sollevati dal
vento
strato dopo strato
strappi la tua maschera l’adolescenza non è una colpa ma una ferita da curare
con amore, con passione
eri solo una bambina
che paura l’uomo nero
non andavi mai in cantina
non guardavi
sotto il letto
eri solo una bambina
che paura l’uomo nero
non andavi mai in cantina
non guardavi sotto il letto
NATO IN TIBET
un guerriero che ti fa un dono
una
scintilla che accende un falò
poi le fiamme bruciano il tuo ego
e raffreddano la tua aggressività, aggressività abbracciami e sorridi alla paura di non farcela non credere ai tuoi occhi ma segui il tuo respiro rilassati e lascia
andare la rabbia che ti assale non credere ai tuoi pensieri ma segui il tuo respiro il tuo potere invincibile
è come il balzo della tigre
attorniato dalle truppe
sei uno yak selvaggio del Tibet, del Tibet
eri solo una bambina
che paura l’uomo nero
non andavi mai in cantina
non guardavi sotto il letto
DISCONNESSA
rumori nella notte, sguardi perduti in cielo
che lampeggiano su di noi
ombre
lontano, un lampione che non funzionerà mai più
mi vedo perso sopra questa strada non so da dove vengo, dove andrò
a finire mai
se tu credi che niente si distrugge, tutto si trasforma
ogni volta che sei disconnessa,
il mondo si cancella
lo vedi l’orizzonte che si squarcia
e quel fiume che non si arresta
un fremito mi accoglie sono pronto
stanchi passi nella notte
affondano
se tu credi che niente si distrugge, tutto si trasforma
ogni volta che sei disconnessa,
il mondo si cancella
se tu credi che niente si distrugge, tutto si trasforma
ogni volta che sei disconnessa,
il mondo si cancella
ANCORA ESTATE
tutto là fuori appare distante
quando non ci sei tu che non mi guardi droni da caccia senza una meta giovani donne si toccano la pancia
è ancora estate la spiaggia che luccica e poi davanti a te non vedi che svanisce disteso sulla sabbia osservo la luna languida come te, come una bambola immerso nel cielo blu io mi perdo
in un ricordo di quello che è stato
è
ancora estate la spiaggia che luccica e poi davanti a te non vedi che svanisce è ancora estate la spiaggia che luccica e poi davanti a te non vedi che svanisce
DANZARE TRA LE NUVOLE
eccoci
giunti alla fine del viaggio
pronti a spogliarci del nostro passato,
del nostro futuro
labbra secche da sfiorare sguardo perso senza confine
quello che provo non si può dire quella che vedo non è la fine, la fine
stringimi
forte immagina il sole
voglio sentire il tuo cuore
battere contro il mio
voglio vederti danzare
tra le nuvole
in questa palude noi sprofondiamo caldi bisbigli
ci solleticano dentro
lo stomaco
lievi passi per non sentire
foglie secche accartocciare
in riva al fiume cerco parole in riva al fiume colgo il tuo fiore,
il tuo fiore
stringimi forte immagina il sole
voglio sentire il tuo cuore
battere contro il mio
voglio vederti danzare
tra le
nuvole, tra le nuvole
stringimi forte immagina il sole
voglio sentire il tuo cuore
battere contro il mio
voglio vederti
danzare
tra le nuvole, tra le nuvole, tra le nuvole